Un Aglianico vesuviano dalla presa elegante: nasce nel Parco Nazionale del Vesuvio, dove sabbie nere e lapilli regalano profumi netti e una scia minerale distintiva. Al naso mette in primo piano ciliegia croccante e violetta, seguite da una spezia fine (pepe nero, chiodo di garofano) e da accenni di grafite che raccontano l’origine vulcanica.
Il sorso è agile e vellutato, sorretto da una freschezza naturale che snellisce la beva; il tannino è sottile e ben levigato, la trama salina allunga il passo. La chiusura è pulita e precisa, con ritorni di frutto rosso e spezia che invogliano il secondo calice. Servire a 16–18 °C (una breve caraffa aiuta a distenderne i profumi).
Abbinamenti consigliati
Perfetto con la cucina del territorio: ragù napoletano e paste al sugo, parmigiana di melanzane, salsiccia e friarielli, carni bianche arrosto e grigliate leggere. Ottimo anche con pizza (margherita, diavola) e formaggi a media stagionatura. Per un pairing “di casa” Nero Vesuviano, prova Passata/Polpa di Piennòlo nei primi e Friarielli sott’olio in antipasto.
Perché in Nero Vesuviano
Un Aglianico di vulcano più sottile che muscolare: frutto nitido, beva fresca e un tratto minerale che dialoga con la nostra dispensa. È il rosso giusto per chi cerca carattere vesuviano in chiave elegante e gastronomica.
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