Lacryma Christi del Vesuvio DOP
Dalle vigne tra Monte Somma e Vesuvio, nel cuore del Parco Nazionale del Vesuvio, nasce un bianco che racconta il lato più luminoso e mediterraneo del territorio. Suoli di sabbie e lapilli, brezze marine ed escursioni termiche regalano un profilo fragrante e minerale: frutta a polpa bianca (pera, pesca), zeste agrumate (lime, cedro), erbe di macchia(timo, maggiorana) e un soffio floreale che ricorda la ginestra. Al palato è succoso e fresco, scorrevole ma con un nucleo salino che ne allunga il passo; l’acidità è fine, il corpo è snello e l’eco vulcanica ritorna nella chiusura nitida e sapida, con ricordi di agrume e mandorla. Un sorso pulito e invitante, pensato per il secondo calice.
Abbinamenti consigliati
Perfetto con i crudi e i marinati — tartare di ricciola o tonno, alici al limone, carpaccio di spigola e perfino ostriche — dove la freschezza agrumata del vino pulisce il palato e invita al sorso. Funziona alla grande anche con i fritti di mare(frittura di paranza, baccalà in pastella) grazie alla sua scia salina. Sui primi predilige sapori netti: spaghetti alle vongole, linguine al Piennòlo o risotto agli agrumi e gamberi. Nei secondi dà il meglio con baccalà e stoccafisso, e con tutto il pesce azzurro alla brace (sgombro, palamita, alici), dove la componente minerale esalta la parte iodato-affumicata. Ottimo anche accanto a mozzarella di bufala, provola fresca e verdure di stagione — zucchine alla scapece, insalate di mare, grigliate leggere — e con la pizza bianca.
Perché in Nero Vesuviano
La Lacryma Christi Bianca è un Blend Caprettone–Falanghina che unisce freschezza e mineralità vulcanica: aderisce al nostro manifesto “Minerale. Elegante. Gourmet.”, ed è il compagno naturale delle nostre Conserve (Piennòlo, friarielli, creme).
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